viernes, 21 de enero de 2011

3 GIORNI NEL DESERTO DEL SALAR

 


Per tre giorni saremo nel deserto del SALAR de UYUNI che con i suoi 12.000 kq è  la distesa salata più grande del mondo, pensate si stimano 10 miliardi di tonellate di sale,di cui “solo” 25mila ne vengono estratte annualmente,il  sale è stratificatocon   uno spessore che va dai 2 mt a 10 mt in profondità è stimato che vi sia 1/3 di riserva di LITIO dell’’intero pianeta!!Non vanno dimenticate anche ingenti quantitò di BORO,MAGNESIO,POTASSIO. Tutto questo è nato circa 40.000 anni fa.
Una leggenda INCA dice che nel deserto ci sono “ojos de sal “ (occhi di sale)che inghiottivano le carovane…..Si tratta di buchi dai quali sgorga l’acqua sottostante e/o per un effetto ottico e in condizioni di luce particolari non si notano e quindi  pericolosi. In questo posto apparentemente inospitale nidificano tre speci di fenicotteri!! Per la verita questo succede “all’Isla del Pescado”per gli Inca “Cujiri” ( isola del pesce,perché vagamente ne ha la forma) In un agrotta al margine del deserto furono scoperte mummie di 3000 anni fa ( che vi mostrerò) Dimenticavo tutto quelo che è diverso dal deserto è chiamato isola e il tutto a 4000mslm e oltre!!
Finita la parte conoscitiva del “lugar y sua istoria” VAMOS!!!
Il mezzo di trasporto è un Toyota 4500 cc che ospita 7 persone ­più l’autista  non siamo soli ma una carovana di 3 autovetture,ecco appunto non sono solo con me viaggiano,una coppia di Inglesi,una Polacca,un Tedesco,una Svizzera,e un’altra coppia di Tedeschi il più “ vecchio” aveva si e no 25 anni! Ovviamente tutti parlavano inglese tranne il sottoscritto. La partenza non è stata all’alba, ma comodamente alle 10.00 prima tappa al “deserto delle locomotive,” praticamente tutte le locomotive che erano servite per il trasporto del sale nel secolo scorso, seconda tappa ad una fabrica artigianale di “mattoni di sale!!” Fin qui niente degno di nota tranne i sobbalzi che facevamo……Poi un cartello ci avverte che siamo in prossimità di un Hotel!!!! Dopo pochi kilometri…..Una costruzione tutta di sale con una orgogliosa insegna”Hoteles de Sal” Ecco a cosa servivano i mattoni!!!!! Varcata la soglia…..Tutto era di sale!!!! Sedie,tavoli,letti e il pavimento di sabbia bianca, guardo bene……Noooo sale grosso!!  “ Almuerzo” (il pranzo) spaghetti, che no vi descrivo,” y huevo revuelto”( uova strapazzate)Con la pancia piena,ma la gola insoddisfatta, ripartiamo, prossima fermata isola “Incahuasi,” la casa dell’Inca. Nel nulla di un deserto si erge un aglomerato di rocce dalle quali spuntano cactus in fiore….Sarà perché dopo ore di “nulla” tutto è bello, sarà che sono in questo periodo,emotivamentesono fragile…. MA CHE MERAVIGLIA!!!!!
Altre ore di viaggio,e altro hotel di sale,che al suo interno vantava una “galleria di statue” ovviamente di sale.La cena ha riscattato l’almuerzo, filetto di Lama a la  parrilla ( griglia)“ delicioso”con contorno di Q uinoa
( si pronuncia chinoa) una granaglia piccola come il riso e germogliata tipica di questa zona,( mentre vi scrivo fuori grandina, sono a Potosi a 4064 mslm) ormai alimento di nicchia vista la scarsa produttività, una pianta ne produce circa 500gr.Finita la cena sono uscito… Le stelle non parevano le nostre,  avevano un’altra luce,  più brillante, e intorno un buio che non riuscivo a vedermi i piedi…. Un’ emozione che mi sono dimenticato di documentare tanto mi ha “rapito”   E ora a nanna!! Già sui letti di sale con materassi di lana di Lama con coperte tessute con lana, indovinate… di Lama  e…..Tutti assieme appasionatamente per una  una russata internazionale.Partenza al mattino alle quatro per vedere “ el sol de magnana” anche qui……. Rapito….niente foto( in verità una c’è,ma non è proprio allinizio) sinceramente se non avessi documentato, con foto, quello che vi stò raccontando….. Come si può crede  che in pieno deserto c’è un  lago colorato pieno di….FENICOTTERI ROSA!!!!!! Ammirando questo spettacolo abbiamo mangiato “al sacco “ Pollo allo spiedo con patate arrosto,e una salad con…tutte le verdure e da queste parti non mancano mai ,majonese,mostarda,un’intruglio piccantissimo e ketchup che la “nostra cuoca volante, Dora”aveva preparato, volante perche lei e presumo suo marito, partivano sempre prima di noi per preparare, desajuno,almuerzo y cena. Intanto la compagnia internazionale si era amalgamata, com’era prevedibile….. Continuando ad ammirare una natura che non ci risparmiava niente di quello che poteva ofrire ci avviammo per “la ruta de regreso.”
In questo viaggio di tre giorni  che abbiamo fatto assieme vi ho risparmiato l’affondamento in un “ojos de salar”( per fortuna fondo solo una trentina di cm) l’attesa al freddo,al gelo e al buio dei soccorsi. Il rumore infernale dell’automezzo,sembrava avesse le ruote di ferro,la polvere,il mal di schiena  e……..Un bagno in acque calde a oltre 5000 metri!!!!






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